L’acquisto di una macchina fotografica può essere difficile, soprattutto per chi non ha mai avuto l’opportunità o la voglia di imparare a districarsi da termini come APS-C, Full Frame, MegaPixel, ISO, etc. Si cercherà di fornire quanti più elementi possibili nella forma più comprensibile per facilitare la scelta della fotocamera, sia che la si cerchi per fare un regalo, sia che la si voglia comprare per sé.
Stabilire dei vincoli
Questo significa che si deve stabilire un budget, cioè un prezzo massimo non assoluto che si può spendere per la fotocamera .Chiaramente è importante fare si che il budget sia il prezzo che si pensa di spendere ma che ci sia la possibilità di muoversi in un margine tale per cui non ci si trovi a dover «sforare» per avere un «qualcosina in più».
Sensore e Megapixel
Una delle cose più importanti da valutare è sicuramente il sensore di cui è dotata la fotocamera. Basti pensare che ci sono da tempo fotocamere compatte che ostentano quantità di pixel immani . Per accorgersi che il numero di pixel non sia tutto,basterebbe osservare che esiste almeno una reflex professionale full-frame che ha meno megapixel di moltissime compatte economiche. A questo punto o chi ha progettato queste reflex è un incompetente, oppure il fattore importante è un altro.
Parole come CMOS e «retroilluminato» ormai si sentono ovunque per pubblicizzare la capacità dei sensori di ottenere immagini chiare e pulite anche la notte. Ciò che conta veramente è la dimensione di ciascun pixel. Risulta immediato intuire che tanto più grande sarà il secchio, tanto più grandi saranno i 16 secchi all’interno e quindi tanto più facile sarà fare in modo che ciascun getto finisca esattamente nella sua area senza sporcare gli altri. Quando si parla di sensori è esattamente la stessa cosa.
Ciascuno dei pixel del totale è uno dei secchi piccoli e l’acqua colorata sarebbe la luce. Esistono anche fotocamere compatte e mirrorless che usano sensori simili a quelli delle reflex e questo è sicuramente un vantaggio da tenere in considerazione . La dimensione e il tipo di sensore sono di solito indicate nelle schede tecniche avanzate dei vari modelli di fotocamere e sono spesso ben nascosti rispetto alla quantità di megapixel che è invece molto spesso in bella vista.
Caratteristiche dell’obiettivo
Un’altra cosa fondamentale da valutare per una fotocamera è l’obiettivo (od obbiettivi nel caso di mirrorless e reflex). Se infatti è vero che il sensore è importantissimo, bisogna comunque ricordarsi che la luce che lo colpisce passa attraverso dei pezzi di vetro che compongono la lente. Se avete presente cosa significhi l’espressione “fondi di bottiglia” quando ci si rivolge a un ottico per indicare quale tipo di occhiali non si vogliono assolutamente comprare, allora siete già pronti per fare lo stesso anche con le lenti della vostra fotocamera.
Gli obiettivi sono di due tipi: fissi o zoom. Zoom non significa che potrete fotografare la ragazza in bikini nella piscina a dodici isolati da casa, ma soltanto che l’obiettivo è in grado di coprire una lunghezza focale variabile, cioè allargare o restringere l’angolo di campo che andrà a essere visibile nell’immagine finale. Per molti questo si riduce a «ingrandire» il soggetto e da un certo punto di vista è vero, tuttavia l’escursione della focale è molto più importante per le prospettive e per la composizione che per l’ingrantimento. In generale gli obiettivi fissi hanno una qualità superiore in quanto vengono progettati per essere ottimi in una sola condizione, mentre gli zoom devono essere quanto migliori possibili lungo tutte le possibili lunghezze focali. Un principiante dovrebbe sempre orientarsi su di uno zoom che sia abbastanza vasto, in modo da poter coprire tutti i possibili stili fotografici e possa quindi sperimentare oltre che avere la possibilità di fare foto di gruppo e poco dopo un primo piano a una scimmietta in cima a un albero allo zoo.
Comprare una lente a focale fissa significa sapere già abbastanza bene che tipo di fotografia piace e quale sia l’utilizzo primario di quella specifica lunghezza focale . In generale, maggiore è l’escursione tra la minima e la massima lunghezza focale,maggiori saranno le distorsioni prospettiche e di colore e minore sarà la qualità. Un’altra cosa fondamentale per valutare l’obiettivo, sia che sia fisso per una compatta o che sia il «kit» di una mirrorless o di una reflex, è la sua apertura focale. Questa può essere, come la lunghezza focale, fissa o variabile.
Se una lente ha un’apertura focale massima fissa, di solito è di qualità maggiore, soprattutto se raggiunge f/2.8. In genere non si troveranno mai obiettivi zoom con aperture focali con valore inferiore a f/2.8 anche se ci sono rare e costose eccezioni. Per riassumere e semplificare valore della f più basso significa migliore qualità, se questo valore minimo è fisso significa qualità ancora maggiore. Da non dimenticare è la qualità strutturale della lente.
Soprattutto se si tratta di zoom, se la qualità dei materiali non è sufficiente, si finirà con l’avere presto polvere sul sensore e quindi immagini rovinate e tanto nervosismo. Gli zoom infatti tendono a «respirare» e quindi ad aspirare particelle di polvere all’interno.
Funzionalità di base e controlli
Iniziamo subito a sfatare il mito secondo cui per imparare a fare delle belle foto che richiedono tecnica e impegno, sia necessario avere una reflex. Ciò che invece bisogna valutare è la presenza di tutte le caratteristiche che possano realmente essere utili a un principiante ma che al tempo stesso permettano di avere il pieno controllo della fotocamera non appena si sarà divenuti padroni della tecnica.
Ovviamente bisogna fare attenzione che la macchina fotografica abbia tutte le caratteristiche di base che ci si aspetta ma è sicuramente un grandissimo valore aggiunto poter controllare almeno i seguenti parametri:
Apertura focale (indicata con la lettera “f” seguita da numeri), generalmente vincolata all’obiettivo montato (che potrebbe essere fisso come quello delle compatte o intercambiabile, come le mirrorless o le reflex). Quanto più piccolo è il più piccolo dei numeri associati a questa “f”, tanto migliore potrebbe essere la qualità delle foto quando ci sarà poca luce o quando si vorranno ottenere quegli stupendi effetti sfocati. Un buon numero è sicuramente “2.8” ma è spesso difficile da raggiungere in obiettivi e macchine fotografiche dette “entry-level” o di fascia bassa (che non significa di scarsa qualità, ma solo dedicate a un pubblico di amatori e principianti). L’importante è che questo valore minimo non sia mai superiore a f/4, altrimenti si rischia di acquistare una fotocamera che abbia un obiettivo troppo specifico o, peggio, di scarsa qualità.
Velocità di scatto (indicata di solito con la “s” di “Shutter Speed”), che determina la capacità della fotocamera di impressionare il sensore da un minimo di frazioni di secondo (e.g. 1/1000 di secondo) fino a un massimo (e.g. 30 secondi). Poter controllare questo valore, insieme a quello dell’apertura, permette di fare quelle foto che il pubblico definirebbe “artistiche” in cui, per esempio, si vedano scie di luce di notte o il soggetto a fuoco e tutto il resto sfocato. Sarebbe proprio il massimo se la fotocamera consenta di utilizzare la modalità “Bulb” cioè rimanere in modalità di acquisizione fino a che non venga rilasciato il pulsante di scatto. Questo è molto utile per divertirsi con tecniche avanzate come il light painting (di cui parleremo più avanti in un altro tutorial).
ISO, che di solito ha un minimo di 100 e che può raggiungere anche valori esorbitanti. Il valore delle ISO permette di rendere il sensore virtualmente più sensibile alla luce e quindi di avere maggiore flessibilità nello scegliere i valori precedenti più opportuni. Risulta inutile prendere in considerazioni dei valori ISO che siano altissimi. Molti infatti pensano che alzare le ISO abbia come unico effetto collaterale quello di aggiungere del rumore (puntini bianchi che sgranano l’immagine) qui e lì, ma in realtà più si alzano le ISO minore sarà la qualità e la resa dei colori e dell’immagine finale. Per questo motivo può essere importante anche avere la possibilità di scegliere di tenere le ISO volutamente sempre al minimo possibile e comunque non oltre un certo limite.
Potenza del flash: ovviamente non poter decidere quanta potenza effettiva debba usare il flash è un bel problema nel controllo del risultato finale. Infatti la luce del flash, determina in maniera significativa quello che sarà il risultato finale e non poterlo controllare potrebbe vincolare pesantemente le scelte di velocità e apertura che si vorrebbero fare.
Punti di messa a fuoco: se una fotocamera consente di scegliere in quale punto dell’immagine mettere a fuoco (anziché deciderlo solo autonomamente come la maggior parte delle fotocamere) si ha la possibilità di controllare con precisione quale sia il punto esatto dove passerà il piano di messa a fuoco e quindi si potranno controllare con la stessa precisione anche tutti gli effetti di sfocatura o di “profondità di campo” che si vogliano ottenere nell’immagine finale.
Accessori disponibili
Quando si entra nel mondo della fotografia, è facile rimanere rapiti dalle mille cose che si possono sperimentare. Inoltre bisogna anche passare in rassegna la quantità di accessori disponibili per migliorare la fotocamera e completarla in modo da avere l’opportunità di continuare a sperimentare per un po’ senza dover necessariamente cambiare modello troppo presto.
Maneggevolezza
La fotografia è una meravigliosa attività che deve rilassare e divertire. Quindi, quando andate in un negozio per scegliere il modello che volete acquistare, non spaventatevi qdi maneggiare e simulare ogni tipo di movimento e azione che fareste in un uso reale, come provare a scattare in posizioni strane, accendere e scattare in pochi istanti, farvi un selfie, e così via.
La maneggevolezza va valutata in relazione all’utilizzo che se ne vuole fare.
Garanzia e supporto
Sembrerà una banalità, ma affidarsi a dei marchi storici ha ancora il suo senso, sia in termini di qualità, sia di garanzia. Nella fotografia, infatti, è ancora molto importante l’esperienza che si ha nel mercato. Di conseguenza può essere più utile stilare una classifica di priorità con cui scegliere in caso di parimerito tra le altre caratteristiche.
Capacità di ammortizzare la spesa
Da non sottovalutare assolutamente è la capacità di ammortizzare la spesa . Se per esempio dovete regalare una macchina fotografica come regalo per un collega che va in pensione, e quella persona la userà ogni giorno per andare a fotografare gli uccellini al parco, allora potrete considerare che una fotocamera da 365€ sarebbe pari a un costo di 1€ al giorno.